Santuario Nostra Signora della Neve – Senorbi’ (Cagliari)

Nel medioevo il Santuario Nostra Signora della Neve di Senorbi’ era anche conosiuto come Santa Maria di Segolai.

Santuario Nostra Signora della Difesa – Donori (Cagliari)

Il Santuario Nostra Signora della Difesa venne costruito per iniziativa di Giuseppe Antonio Musio di Donori che nell’estate del 1732 decise di donare un terreno in località “Coxina”.

Santuario Nostra Signora del Buon Cammino – Quartu Sant’Elena (Cagliari)

Troviamo il Santuario Nostra Signora del Buon Cammino a circa 4 chilometri da Quartu Sant’Elena su una collina non distante dall’ivaso artificiale del Simbiritzi.

Santuario Madonna della Consolazione – Pula (Cagliari)

Il Santuario Madonna della Consolazione venne costruito per volontà di Fra Nazareno da Pula, era sua intenzione infatti dedicarla a Padre Pio. La chiesa venne invece intitolata alla Madonna della Consolazione ovvero la Madonna che parlò a S. Ignazio da Laconi.

Santuario di Santa Greca Vergine e Martire – Decimomannu (Cagliari)

Troviamo il Santuario di Santa Greca Vergine e Martire nel comune di Decimomannu in zona periferica. La sua costruzione risale al termine del cinquecento per opera del Monsignore Parragues, Arcivescovo dio Cagliari.

Cappella della SS. Vergine della Mercede – Cagliari

Troviamo la Cappella della SS. Vergine della Mercede all’interno della Cattedrale di Cagliari.

La cappella è realizzata completamente in marmo e venne fatta erigere a spese dell’Arcivescovo Carignena. Costui era dell’Ordine della Mercede e venne seppellito proprio sotto l’altare.

Santuario Madonna della Medaglia Miracolosa – Cagliari

Troviamo il Santuario Madonna della Medaglia Miracolosa in Piazza San Michele a Cagliari.

Santuario Madonna del Carmine – Cagliari

Troviamo il Santuario Madonna del Carmine a Cagliari in Viale Trieste nel quartiere di Stampace. Al suo interno si venera la cosidetta “Madonnina Miracolosa”, una statua che secondo la tradizione venne scolpita con una cedro del Libano e risalirebbe addirittura al secolo XI.

Santuario Nostra Signora de in Gratias – Villaperuccio (Carbonia – Iglesias)

L’attuale paese di Villaperuccio ha origini medievali grazie all’arrivo in zona nel periodo tra l’XI ed il XII secolo di comunità monastiche. Al termine del secolo XIII Villaperuccio andò nelle mani dei Pisani che iniziarono a amministrarla in maniera diretta.

Santuario Santa Maria di Valverde – Iglesias

L’edificazione del santuario originario sembra risalire alla fine del XIII secolo. Nel 1592 il Santuario Santa Maria di Valverde fu oggetto di importanti interventi di restuaro e da una successiva trasformazione nel secolo seguente.

Santuario San Giuseppe – Iglesias

Troviamo il Santuario San Giuseppe a Iglesias proprio vicino alla cattedrale della città. L’edificio è una struttura molto semplice, tale da passare inosservata.

Santuario Beata Vergine del Buoncammino – Iglesias

Troviamo il Santuario campestre Beata Vergine del Buoncammino sul colle omonimo, sul lato a Nord della città. Le vicende storiche riguardo il santuario lo vedono costruito per volere di certo Antioco Bernardini e sua moglie, Antioca Pisano.

Santuario S.Francesco in S.Croce – Verucchio (Rimini)

Anche il grande cipresso all’interno del chiostro, grande albero di 30 metri, la tradizione vuole sia stato piantato dal santo di Assisi.

Santuario Beata Vergine delle Grazie – Sant’Arcangelo di Romagna (Rimini)

L’ultima festa della Madonna del Casale, fu quella dell’8 settembre 1944 poiché qualche giorno dopo, l’edificio venne distrutto dalle bombe. È stato riedificato nel 1962, con impianto a croce greca.

Santuario Beata Vergine del Carrobbio – Casina (Reggio Emilia)

Nel 1741 a Domenica Corbelli, giovane pastorella, apparve la Beata Vergine, alla quale chiese cosa desiderasse.

Santuario Beata Vergine della Pace – Castelnuovo né Monti (Reggio Emilia)

La primitiva cappella, caduta in disuso nel 1884, venne restaurata dalla nobile Pallai Cavallieri nel 1919 e successivamente consacrato nel 1920 con l’intitolazione “Madonna della Pace.

Santuario Beata Vergine dello Spino – Reggiolo (Reggio Emilia)

Un tempo la chiesa era intitolata a S.Maria Annunziata, entro la quale vi era la cappella della Madonna dello Spino.

Santuario Beata Vergine di Bismantova – Castelnuovo né Monti (Reggio Emilia)

Il restauro della facciata risale alla seconda metà del secolo XIX. Nel secolo XVII, quando fu ristrutturato l’oratorio, l’effigie della Madonna, seduta in trono, in atto di allattare il Bambino, ebbe il posto centrale.

Santuario Beata Vergine di Lourdes – Albinea (Reggio Emilia)

Oggetto del culto è la riproduzione della grotta di Lourdes, posta dietro l’altare maggiore, con statue della Madonna e di Bernadette fatte arrivare appositamente da Lourdes.

Santuario Madonna della Battaglia – Quattro Castella (Reggio Emilia)

In seguito l’edificio in stato precario fu demolito nel 1665 per un incendio e ricostruito nel 1724 come viene riportato in una scritta su di una pietra sovrastante la finestrella posta a sinistra della porta d’ingresso.

Santuario Madonna della Mercede – Quattro Castella (Reggio Emilia)

L’oratorio presenta una semplice pianta ad aula. La facciata conclusa da frontespizio è preceduta da un portico architravato; le quattro colonne cilindriche un tempo poggiavano su leoni stilofori, in seguito venduti.

Santuario Madonna della Rondine (e di S.Siro) – Viano (Reggio Emilia)

Nel 1584 una visita pastorale registra l’edificio in pessime condizioni e del tutto abbandonato.
Nel 1636 il vescovo Coccapani nel corso della sua visita pastorale trova la chiesa semidistrutta e dà ordine di demolirla parzialmente e ridurla ad oratorio.

Santuario Madonna della Salute di Puianello – Levizzano (Modena)

Il Santuario Madonna della Salute è stato eretto tra il 1716 e il 1721 grazie ai fondi messi a disposizione dalla contessa Rangoni Naldi.

Santuario Madonna di Loreto – Castelnuovo di Sotto (Reggio Emilia)

Tutte le sere del mese di maggio viene recitato il Santo Rosario; nel giorno dell’Ascensione viene celebrata la Santa Messa e una liturgia di benedizione per tutti i bimbi del paese.

Santuario San Girolamo (Reggio Emilia)

Il nucleo della chiesa è molto antico. Nel 1400 la ricostruzione viene eseguita dalla Confraternita di San Girolamo con l’incarico nel 1646, a Gaspare Vigarani, famoso architetto e scenografo.

Santuario S.Maria ad Nives – Toano (Reggio Emilia)

La chiesa, verso la fine del Cinquecento si trova in condizioni disastrose e nel 1664 viene riedificata. L’edificio presenta la facciata a capanna con il portale d’ingresso in pietra lavorata.

Santuario di Montalto – Vetto (Reggio Emilia)

Al tempo della visita del Vescovo Picenardi nel 1705 risulta in Montalto di Gottano l’esistenza di un oratorio dedicato alla Natività di Maria SS. , detto “delle Formiche” che verrebbero a morire proprio nel periodo della ricorrenza della nascita della Vergine

Santuario Beata Vergine della Fognana – Castel Bolognese (Ravenna)

Nel 1685 avvenne una prodigiosa guarigione, presso il pozzo ancora esistente, di un pastore malato di lebbra. La chiesa della Fognana, denominata Oratorio della Beata Vergine della Speranza, fu portata a termine nel 1752
.

Santuario Madonna del Bosco – Alfonsine (Ravenna)

Oggetto del culto è una maiolica di forma ottagonale raffigurante la Madonna col Bambino, opera del XVIII secolo, che in precedenza era collocata su un albero a protezione di calamità naturali.

Santuario Madonna del Fuoco in Monastero S.Cecilia – Faenza (Ravenna)

A causa di una candela accesa, la casa prese fuoco, ma non la parete dove era affissa un’immagine della Vergine. Nel santuario, un primo altare è provvisoriamente innalzato sui resti dell’incendio, nel luogo del miracolo, subito dopo il 2 agosto 1567.

Santuario Madonna del Ghetto di Lugo – Lugo (Ravenna)

Oggetto del culto è l’affresco della Madonna col Bambino benedicenti, invocata per guarigioni da malattie e protezione da calamità naturali.

Santuario Madonna del Molino – Lugo (Ravenna)

Nell’incidente andò in pezzi una bella immagine di gesso che portava con sé, raffigurante la Vergine col Bambino. Dispiaciuto se ne andò e di lì a poco alcuni pastorelli raccolsero tutti i pezzetti, li unirono con del fango, costruirono un rozzo tabernacolo e vi sistemarono l’immagine.

Santuario Madonna delle Grazie – Brisighella (Ravenna)

Oggetto del culto è un dipinto a tempera su tavola di quercia, attribuito al Mengarelli, della Madonna delle Grazie di Brisighella.

Santuario S. Maria foris Portam – Faenza (Ravenna)

Conosciuta anche con il nome di Santa Maria Vecchia, è di origine antichissime (VI-VII secolo), questa chiesa dopo la metà del ‘400 aveva il nome di S.Maria foris Portam.

Santuario S. Maria di Sulo (Ravenna)

La Festa si conclude con la tradizionale Processione triennale, dove la Sacra Immagine della Madonna di Sulo, attraversando il paese in Festa viene portata dalla vecchia Chiesa di San Lorenzo al Santuario della Madonna stessa.

Santuario S. Maria del Torrione (Ravenna)

E’ un edificio a pianta centrale ottagonale con tre cappelle in croce. La figura della Vergine è celebrata dalle ricche pitture della cupola e nelle cappelle, queste ultime opera di Domenico Barbiani.

Santuario S.Maria dei Servi in Russi – Russi (Ravenna)

Oggetto del culto è la statua in cartapesta della Vergine trafitta da sette spade, ubicata in una nicchia nell’abside della chiesa, opera di Filippo Scandellari.

Santuario Immacolata Concezione in S.Francesco – Faenza (Ravenna)

Oggetto del culto è l’immagine della Madonna con in braccio il Bambino Gesù che alza la mano destra in segno benedicente.

Santuario Beata Vergine della Purità – Faenza (Ravenna)

Oggetto del culto è la tela della Vergine in atteggiamento di preghiera, che tiene gli occhi abbassati e le mani giunte al petto.

Santuario Beata Vergine del Paradiso – Faenza (Ravenna)

Ora l’oggetto di venerazione è un bassorilievo in scagliola ripreso da un grande pannello di ceramica presso il Museo Diocesano di Imola.

Santuario Beata Vergine delle Grazie – Salsomaggiore Terme (Parma)

La nascita del Santuario Beata Vergine delle Grazie si deve alla riconoscenza della gente del paese alla Vergine, per aver preservato il paese dalla devastazione delle truppe mercenarie di Bernabò Visconti, tra il 1480 e il 1520.

Santuario Madonna della Pace – Calestano (Parma)

Nel Santuario Madonna della Pace l’oggetto del culto è l’immagine della Madonna che la tradizione vuole essere stata portata da Roma dai frati Amedeiti, nel XV secolo.

Santuario Madonna dell’Aiuto in S.Quintino (Parma)

Nel 1811 viene posto nella cappella maggiore del monastero di S.Quintino la sacra effigie della Madonna dell’Aiuto, dove tutt’oggi si trova custodita.

Santuario Madonna del Sasso – Monchio delle Corti (Parma)

La parete posteriore dell’edificio religioso, poggia direttamente su di un grosso macigno di pietra arenaria, sul quale è raffigurata l’immagine della Beata Vergine Assunta, oggetto di devozione della popolazione.

Santuario Gesù Adolescente – Soragna (Parma)

La chiesa è stata costruita in stile neogotico a tre navate, su progetto dell’architetto Alfredo Provinciali con vaghe somiglianze al duomo di Milano.

Santuario Beata Vergine delle Grazie in S.Vitale – Salsomaggiore Terme (Parma)

Le dispute e le contese tra il comune di Salsomaggiore, la parrocchia di S.Vitale ed i frati serviti portarono, nel 1742, alla distruzione del santuario che era stato edificato per devozione alla Vergine delle Grazie, per aver salvato la cittadina dalle truppe di Bernabò Visconti.

Santuario Beata Vergine delle Grazie – Fidenza (Parma)

Nel piccolo abitato di Parola si venerava un tempo un’antica immagine della Vergine di epoca quattrocentesca, posta in una piccola cappella nella chiesa di S.Caterina, ubicata lungo la via Emilia.

Santuario S.Maria delle Grazie – Bardi (Parma)

Davanti al santuario vi è un’antica vasca in pietra che serviva per abbeverare i numerosi pellegrini che giungevano al santuario.

Santuario SS. Nome di Maria – Sala Baganza (Parma)

Oggetto del culto è l’affresco seicentesco posto dietro l’altare maggiore della chiesa, raffigurante la Madonna col Bambino attribuito all’Abate Peroni.

Santuario Maria Ausiliatrice di Montechiarugolo – Montechiarugolo (Parma)

La chiesa fu distrutta. Fu ricostruita nel 1919 dalla Congregazione Salesiana Don Giovanni Bosco, con i fondi lasciati in eredità dalla marchesa Politi

Santuario Madonna del Faggio – Tornolo (Parma)

Nel 1485 la Madonna apparve ad una pastorella muta chiedendole di essere la sua parola presso i potenti di allora, i Landi di Compiano, per far erigere in quel posto un santuario in suo nome.

Santuario S.Giovanni della Steccata (Parma)

L’origine della chiesa avviene a seguito dell’apparizione, nel 1392, di un’immagine di S.Giovanni Battista sul muro di una casa dove oggi si trova la chiesa: il culto per questa immagine fece sorgere un oratorio e poco dopo una piccola chiesa.

Santuario S.Lucia di Varano dei Marchesi – Medesano (Parma)

La piccola frazione di Santa Lucia ospita il Santuario S.Lucia di Varano dei Marchesi, meta fin da tempi remoti di un continuo pellegrinaggio.

Santuario S.Maria delle Grazie del Boschetto – Albareto (Parma)

L’origine del Santuario S.Maria del Boschetto risale al 1683, quando in quell’anno, secondo un documento del 1700 si scoprì una miracolosa immagine della Madonna in località Boschetto.

Santuario Nostra Signora di S.Maria del Taro – Tornolo (Parma)

Situato alle pendici del monte Zuccone in località S.Maria di Taro, al vertice più estremo della provincia, nota per la costruzione artigianale dei mobili sfruttando la faggeta del vicino monte Penna.

Santuario Maria Madre della Chiesa – Neviano degli Arduini (Parma)

fu certamente costruita prima del Mille e poi rifatta alla fine dell’XI secolo, per volere di Matilde di Canossa, intorno al 1080 ed era dedicata all’Assunzione di Maria Vergine.

Santuario Madonna del Careno – Pellegrino Parmense (Parma)

Conosciuto anche con l’appellativo di “Madonna dei Matti” in quanto invocata per la guarigione delle malattie mentali, il Santuario del Careno fu fondato nel 1044 e che sorge alle pendici del monte di Santa Cristina.

Santuario Madonna delle Spine – Sissa (Parma)

Di sicuro si può affermare che sorse attorno ad un’antica edicola del Cinquecento, con l’immagine della Madonna col Bambino. E’ del 1763 l’edificazione dell’oratorio.

Santuario Madonna delle Grazie di Monte Manolo – Fidenza (Parma)

Da Banzola, appena passato il centro di Pieve di Cusignano, si stacca sulla destra una salita tra campi e vigneti che porta alla località di Montemanolo, dove, da almeno duecentocinquant’anni, sorge un oratorio dove vi si ricorda la devozione per la Madonna.

Santuario Madonna della Guardia – Berceto (Parma)

Da qui i pellegrini scendevano verso i territori della Lunigiana, per poi raggiungere Roma percorrendo l’Aurelia lungo la costa tirrenica, méta finale di un lungo e faticoso cammino.

Santuario Beata Vergine del Carmelo – Tornolo (Parma)

Nel 1833, fu portato a termine il Santuario grazie all’intervento del Vescovo. Il portico, con massicce colonne di pietra lavorata, è del 1870.

Santuario Santa Franca – Morfasso (Piacenza)

Il primitivo santuario dedicato alla Madonna, era costituito dalla chiesa all’interno del monastero che sorgeva sulla vetta del monte, dove visse per alcuni anni Santa Franca di Vitalta.

Santuario San Colombano – Bobbio (Piacenza)

Il Santuario San Colombano è sito all’interno dell’Abbazia di Bobbio, fondata nel 614 dall’abate irlandese, morto l’anno seguente ed ivi sepolto.

Santuario Nostra Signora di Guastafredda (Piacenza)

La costruzione del santuario è stata fatta tra il 1780 e il 1795 con l’intento di proteggere l’immagine miracolosa, dipinta sul muro di un precedente monastero di Suore benedettine.

Santuario Madonna di Moronasco – Fiorenzuola d’Arda (Piacenza)

In seguito al ritrovamento di una lapide risalente al V-VI secolo d.C., si ipotizza l’esistenza in loco di un tempio pagano trasformato in seguito in chiesa cristiana consacrata alla Beata Vergine.

Santuario Madonna della Bomba (Piacenza)

Il nome Madonna della Bomba deriva dal titolo attribuito ad un’immagine della Madonna dipinta sulla facciata di una casa nel Passeggio Pubblico che, colpita da una bomba durante la guerra di secessione austriaca, nel 1764, questa miracolosamente non esplose.

Santuario Gesù Bambino – Villanova sull’Arda (Piacenza)

L’edificio, risalente al 1557 trae forse origine da un tempietto romano in quanto, in era paleocristiana sino al sec. XI i vecchi templi pagani furono spesso dedicati a S. Agata o a S. Lucia, le due giovanette sicule martirizzate nel III secolo.

Santuario Beata Vergine Maria del Monte Penice – Bobbio (Piacenza)

Sorge in località Santa Maria di Bobbio, in un piccolo abitato isolato in montagna, a 1460 metri di altitudine.

Santuario Beata Vergine Maria Addolorata – Castelvetro Piacentino (Piacenza)

Oggetto del culto è l’antica statua dell’Addolorata, opera del XVII secolo, che venne traslata dal Convento dei Serviti di San Pietro in Corte.

Santuario Beata Vergine Madre delle Genti – Nibbiano (Piacenza)

Oggetto del culto e della devozione popolare è la statua in legno della Madonna in piedi che allarga le braccia in segno di protezione verso un uomo ed una donna inginocchiati ai suoi fianchi.

Santuario Beata Vergine di Lourdes – Castelvetro Piacentino (Piacenza)

Oggetto del culto è la grotta dedicata alla Madonna di Lourdes all’interno dell’oratorio in un complesso conventuale-ospedaliero, inaugurata nel 1913.

Santuario Beata Vergine del Sasso – Pianello Val Tidone (Piacenza)

La statua della Madonna del Sasso è collocata in una nicchia sopra l’altare, al centro della pregevole pala in legno, restaurata recentemente da Teodoro Auricchio.

Santuario Beata Vergine del Pilastro – Gragnano Trebbiense (Piacenza)

Oggetto del culto è l’affresco della Vergine che allatta il Bambino, opera del XV secolo. In origine il dipinto era situato su di un pilastro che in seguito fu rivestito di marmo ed attorno ad esso fu costruita una cappella.

Santuario Beata Vergine del Carmine – Cadeo (Piacenza)

Conosciuto anche con il nome di “Santissimo Nome di Maria” ha mantenuto comunque la dedicazione di Beata Vergine del Carmelo, dedicata dal vescovo Scalabrini nel 1886.

Santuario San Massimo e Compagni in San Pietro – Concordia sulla Secchia (Modena)

Nel suo corpo incorrotto è presente un foro di lancia nel costato, notato soltanto nel 1852 durante la vestizione da soldato di Cristo perché tale fu considerato.

Santuario Beata Vergine della Strada – Guiglia (Modena)

Nel 1898 venne staccato dal muro e portato nella parrocchiale di Monteorsello per poi essere definitivamente trasportato nel nuovo santuario nel 1932.

Santuario Beata Vegine del Carmine – Spilamberto (Modena)

In seguito a tale miracolo e numerosi altri registrati, la comunità di Spilamberto, nel 1641, decise di costruire una cappella. L’attuale edificio fu costruito il 2 agosto 1647 e consacrato dal prevosto Nicolò Vanni.

Santuario Madonna dei Renacci – Pievepelago (Modena)

La sua collocazione alquanto strana, quasi incassato sotto il ponte, si deve al luogo dove si sarebbero fermati i buoi, che trasportavano la sacra effigie, miracolosamente rinvenuta sul greto del fiume Scoltenna, in seguito ad una piena

Santuario Madonna del Sagrato – Fiorano Modenese (Modena)

Ogni anno, l’ultimo venerdi del mese di maggio, l’immagine viene prelevata dall’oratorio e traportata in uno dei quartieri della parrocchia e dopo la celebrazione della messa, viene portata in processione all’interno della parrocchiale dove resta fino alla domenica, giorno della sagra.

Chiesa Ducale di S.Francesco di Sassuolo – Sassuolo (Modena)

La chiesa di S. Francesco è stata edificata nel 1653, per volere di Francesco I d’Este da Bartolomeo Avanzini, come cappella ducale. E’ collegata direttamente al palazzo ducale tramite un percorso pensile.

Santuario Madonna della Rondine in Sant’Adriano – Spilamberto (Modena)

Fondata agli inizi del XIII secolo dall’Abate di Nonantola, la chiesa di Sant’Adriano di Spilamberto nel 1252 viene distrutta da un incendio.

Santuario Madonna delle Grazie o di Poggioraso – Sestola (Modena)

A questo Oratorio è legata una popolare tradizione che ricorda come nelle numerose pestilenze che funestarono l’Italia, Sestola ne andò illesa per la protezione di quella Santa Immagine.

Santuario Madonna delle Grazie – Ravarino (Modena)

L’opera “Madonna e Santi” nel primo altare a destra, è attribuita al pittore bolognese Guido Reni. L’altra opera intitolata “Madonna e Santi” collocata nella prima cappella di destra, è attribuita a Simone Cantarini da Pesaro.

Santuario Madonna della Neve – Frassinoro (Modena)

Nel maggio del 1642 la venerata immagine della Vergine di Pietravolta fu trafugata. Restituita dagli abitanti di Acrovolto, l’immagine fu collocata in una nuova e più grande cappella eretta nel frattempo vicino alla precedente, ormai cadente.

Santuario Santa Croce – Fanano (Modena)

L’edificio fu costruito sull’impronta lasciata dalla croce sul masso il quale è stato utilizzato come mensa dell’altare. In precedenza lo stesso luogo fu teatro di un altro evento miracoloso quando, l’acqua che serviva per la calce per la costruzione di altro edificio, si tramutò in vino.

Santuario santa Giulia – Palagano (Modena)

La Pieve distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale è stata ricostruita negli anni cinquanta, come doveva essere in origine (IX-XI secolo), e conserva al suo interno alcuni capitelli e basi di colonna originali.

Santuario San Geminiano (Modena)

Oggetto del culto è una reliquia di San Geminiano custodita in una teca. L’attuale edificio in stile neogotico, risale al 1841 in adempimento di un voto della popolazione che chiedeva la cessazione dell’epidemia di colera del 1836.

Santuario Madonna della Provvidenza – Castelfranco Emilia (Modena)

In precedenza l’immagine era posta su un albero ed era molto venerata dalla popolazione. Il santuario della Madonna della Provvidenza deve le sue origini ad un’immagine in terracotta della Beata Vergine posta su un olmo ad un crocevia in località Piumazzo

Santuario Santissima Addolorata – Trapani

La statua della Madonna Addolorata è portata nella Processione dei Misteri del Venerdì Santo di Trapani. La sacra effigie raffigura l’espressione di sofferenza e di dolore della SS. Madre per quel calvario infinito vissuto dal Cristo Suo Figlio.

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