Santuario Nostra Signora della Pellegrina – Isola della Scala (Verona)



Isola della Scala

Isola della Scala

Troviamo il Santuario Nostra Signora della Pellegrina all’interno della corte rurale proprietà della Famiglia Previdi di Mantova, sulla riva del fiume Tartaro. La chiesa è anche conosciuta come della Beata Vergine del Carmelo o Beata Vergine del Mulin Novo.

La tradizione orale di questi luoghi vuole la Madonna apparsa a una fanciulla del luogo che stava pascolando le sue oche. In quell’occasione la Vergine esporesse il desiderio che venisse eretto in quel luogo un santuario a lei dedicato con all’interno dipinta la sua immagine.

Un pittore del luogo dipinse quindi proprio la Vergine secondo e precise indicazione della fanciulla. Indicazioni più precise ci indicano che i Monaci di San Zeno vollero costruire un oratorio per proteggere l’immagine miracolosa della Vergine dipinta sul muro esterno di un’abitazione.

I lavori iniziarono nel 1721 ma nel 1722 si interruppero a causa di un incidente sul cantiere che però non provocò vittime. In seguito il veronese Francesco Perotti modificò il progetto apportando delle migliorie, i lavori terminarono così nel 1723. L’edificio si presenta a pianta quadrata con a fianco le due cappelline.

L’affresco ritenuto miracoloso è posto al di sopra dell’altare maggiore dietro una tenda e un vetro. L’affresco rappresenta la Madonna del Carmelo con Bambino con in mano lo scapolare, a fianco, San Rocco e Sant’Antonio da Padova.

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Commenti

2 commenti in “Santuario Nostra Signora della Pellegrina – Isola della Scala (Verona)”
Anna ha detto:

Gentile Signora Carta,
Sono Anna uno dei proprietari del Santuario.
La Chiesa non è affatto in precarie condizioni e aperto al culto in tutte le ricorrenze mariane. C’è gente del luogo frequenta il santuario e gente che non frequenta. La Parrocchia di Pellegrina è attiva e organizzate cerimonie religiose. Cordiali saluti.

Margherita Carta ha detto:

Il santuario, in precarie condizioni, è sempre chiuso. La gente del posto, non sa la storia e nemmeno dell’esistenza del quadro, rappresentante la Vergine con il bambino Gesù in braccio e dello scapolare.

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