A Reggio Emilia il Santuario di Sant’ Antonio di Padova in Borsea
Deriva da Marco Emilio Lepido, fondatore della città, l’appellativo acquisito in età romana di Reggio Emilia. Dopo la conquista da parte dei longobardi e successivamente nel corso del medioevo, la città assunse la denominazione di Reggio di Lombardia.
Nome che rimase quello ufficiale per tutta la durata del Ducato di Modena e Reggio fino al 1859 con l’annessione dei territori estensi al Regno di Sardegna quando fu introdotto l’attuale nome.
Con la caduta dell’impero romano la città si spopolò quasi interamente. Divenne sede vescovile, nel corso del medioevo fu libero comune ma fu fonte di violente lotte intestine che la portarono a divenire signoria, sotto gli Este, e più tardi in ducato.
Nel periodo napoleonico nacque a Reggio la Repubblica Cispadana insieme alle città di Modena, Bologna e Ferrara e con l’annessione della Lombardia venne nominata Repubblica Cisalpina. Dopo il 1815 in seguito alla restaurazione del Ducato di Reggio appartenne agli Austria-Este fino al 1860.
A Reggio Nell’Emilia troviamo il Santuario di Sant’Antonio di Padova in Borsea.
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