Santuario Beata Vergine della Fossetta – Novellara (Reggio Nell’Emilia)
A nord della rocca di Novellara il Conte Alfonso nel 1564 fa erigere una piccola cappella con l’icona della Madonna dipinta da Lelio Orsi. Verso la metà del secolo XVII la cappellina viene ampliata con l’aggiunta del portinco antistante.
Solo nel 1654 si decide per la costruzione di una nuova chiesa dedicata alla Beata Vergine della Fossetta, essa fu progettata dall’arch. G.B. Negri su una biolca di terra che costituiva una donazione da parte di Donna Barbara Gonzaga.
All’interno la chiesa si struttura a croce greca con cupola centrale e cupolino. Nuovi lavori di manutenzione vennero eseguiti nel 1784, la collocazione dell’orologio che osserviamo sulla facciata risale al 1821 dopo modifiche della stessa con interventi di ampliamento.
La vecchia cappella del ‘500 venne in seguito abbattuta ed al suo posto eretto un pilastro alla memoria.
Le luci che si trovano sul portico sono riquadrate a lesene e vanno a rendere di suggestiva eleganza il complesso compositivo. Sulla facciata, scomposta in quadri, troviamo nicchie con statue di santi. Sul lato di ponente osserviamo il campanile che si chiude con una cella a trifore.
Di nuovo all’interno si può ammirare il famoso affresco sul legno massello che rappresenta la Beata Vergine della Fossetta dipinta de Lelio Orsi secondo la più classica tradizione nel 1564. Il santuario è divenuto luogo di devozione impontante proprio per la presenza dell’icona mariana a cui sono attribuiti svariati miracoli.
Commenti
7 commenti in “Santuario Beata Vergine della Fossetta – Novellara (Reggio Nell’Emilia)”Buongiorno,
Sono toccato da questi commenti.
Mi presento, sono nipote del fratello gemello di Don Secondo
Mio nonno era Del Bue Primo
Sarei molto felice di parlare con voi che avete conosciuto il mio prozio Don Secondo
Sono disponibile quando volete
vi auguro una bella giornata
Vivo in francia e il mio nonno Del Bue primo e il cimitero di perouges 01800 France (il suo fratelleo gemello)
Buongiorno e spero che alcuni abbiano ancora l’occasione e la forza per rispondermi. Sono nato a Novellara nel 1958 e mio padre , Frignani Erasmo, nato nel 1920, ha aiutato Don Secondo in particolare dalla fine degli anni 50 fino al 1977 quando sono morti a distanza di pochi mesi. Sto cercando di recuperare il maggior numero di informazioni possibili su mio padre, su Don Secondo del Bue, sui soggiorni a Marina di Massa che a luglio erano per le famiglie e ad agosto per gli ospiti dei collegi di Montevrino e Novellara, un esperimento sociale sottaciuto e mai abbastanza valorizzato. Chi non ricorda il custode Giuseppe che , alla mia memoria sembrava la fotocopia “spinta di Peppone e Fernandel che nn avrebbe avuto la parte di Don Camillo se avessero visto il viso di Don Secondo!!!! Scherzo ma c’e’ un fondo di grande verità. Prima che la nostra memoria e le forze ci lascino vorrei raccogliere il maggior numero di testimonianze per ricordarli ed onorarli.
Scrivo nuovamente. mi chiamo chierici franco, io e mio fratello Ivo siamo stati ospiti dei collegi gestiti da don secondo, dal 1957, al 1960. a montegrino. sucessivamente a Novellara, dove ho frequentato la prima media. mi ricordo di certo malaguti che , anche lui ospite di don secondo, frequentava con me la scuola. mi farebbe molto picere se qualche amico dell’epoca ricordasse quei tempi.
Anch’io e mio fratello Fabrizio siamo stati per alcuni anni ospiti della colonia estiva di Bondeno di Marina di Massa. Don Secondo giustamente definito un “Santo” parroco della “fossetta di Novellara” paese in cui risiedeva nostro zio, il pasticcere di piazza duomo o via Roma. Per tanti anni ho frequentato questo paese della bassa Reggiana, l’antica “Nubilaria” o “Nuvalera tèra antiga”, ricordo il periodo di maggio quando per San Cassiano si andava a trascorrere alcuni giorni dallo Zio Aldo appunto a Novellara…bei tempi!!!!!!! erano gli anni ’50!
Reggio Emilia ,8/09/14 alle 19,35
Don Secondo Del Bue, veramente un santo. Mi chiamo Franco Chierici, sono stato ospite degli istituti da lui condotti, prima a Montegrino (VA), sucessivamente a Novellara, dove ho frequentato la prima media. Anch’io ho fatto il chierichetto,anzi ero sacrestano. Se qualcuno dei ragazzi ospiti di don ganascia in quel periodo si ricordasse di me mi piacerebbe facesse un commento.
Che bello il commento di Giulio Spagni! Toccante e vero. Complimenti. Max – Guastalla
Sono un pensionato di 70 anni sono nativo di Novellara e frequentavo la parrocchia da bambino come chierichetto. Allora il parroco era Don Secondo del Bue (chiamato Scherzosamente dai paesani Don ganascia), Un sant’uomo che raccoglieva i bambini bisognosi o orfani e li faceva studiare o chi non aveva voglia di studiare potevano imparare un mestiere nella officina che produceva tubi metallici. Ho tanta nostalgia del tempo passato e della mia infanzia passata con quel sant’uomo. Io allora abitavo poco distante dalla chiesa alle case popolari. Ora abito a Pomezia (Roma) ma ripeto ho tanta nostalgia del mio paese e della mia infanzia con il bene amato Don Secondo. Giulio Spagni.