Santuario Madonna di Vetrana – Castellana Grotte (Bari)
In principio la chiesa prendeva il nome di Santa Maria di Castellano. La chiesa custodisce un’immagine alla quale i cittadini di Castellana Grotte sono fortemente devoti. Questa immagine fu realizzata quale dipinto su lastra di pietra e rappresenta la Santa Vergine Maria.
La Madonna di Vetrana venne pregata di intercedere per il popolo di Castellana Grotte contro la pestilenza che stava seminando malattia e morte nel territorio. Ad uno dei due sacerdoti che ne chiesero l’intercessione sembrò di sentire una voce che scacciava la peste in nome della Santa Vergine. Inoltre si narra che la Madonna chiese l’ampliamento di quella chiesa.
Chiunque si fosse unto con l’olio della lampada antistante l’immagine della Vergine sarebbe guarito da ogni male: questo si diceva. Infatti tutti guarirono, anche nei paesi vicini. In onore e ringraziamento di ciò venne poi ampliata e riedificata la chiesa della Madonna di Vetrana. Anche i cittadini lavorarono a questo fine.
Successivamente venne affidata a dei religiosi e la Madre del Signore compì ancora altri miracoli.
Altre informazioni sul sito: http://www.vetranaterrasanta.com/Convento/home_convento.html
Localizzazione del luogo:
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“Lo Spirito soffia dove vuole”. Tu seguilo.
Commenti
2 commenti in “Santuario Madonna di Vetrana – Castellana Grotte (Bari)”Ciao Gladiatore, mi fa molto piacere che tu abbia espresso il tuo pensiero quì in questo piccolo sito.
Non mi sento di rispondere pragmaticamente alla domanda che poni, sia perchè io non ho la risposta che mi chiedi sia perchè moltissime persone potrebbero darti una risposta razionale a ciò che domandi in maniera molto più compiuta e precisa di quella che potrei darti io ma in sostanza penso che un dibattito su questo punto sia sterile e non porti alcun beneficio.
Probabilmente mi sbaglio (e non ti arrabbiare in caso) ma quello che mi pare di scorgere sotto la superficie delle questioni che poni io mi sento di interpretarlo come una ricerca alle tante risposte che il raziocinio del pensiero spesso non riesce a spiegare, in pratica la vedo come una ricerca della verità delle cose.
Quello che posso dirti è che dopo tanti e frustranti tentativi ho abbandonato le armi delle mente e mi sono completamente abbandonato, affidato. Non mi sono riempito di ulteriori conoscenze, filosofie o trattati ma ho fatto il processo inverso, mi sono svuotato di tutto ciò che mi dava un’identità sociale per meglio dire ho tolto a palate quello che gli altri mi avevano messo in testa. Ho cercato di trovare ME, il vero Francesco, quello originale, che sacrificavo sull’altare dei bisogni indotti. Mi sono semplicemente reso conto che non potevo comprendere le cose più grandi di me.
A quel punto Dio ha cominciato a parlarmi, intendiamoci non è che il Barbabianca mi apparisse in visioni :), ho sentito però la sua presenza nella figura di Cristo, proprio Lui. In altre parole sono stato toccato dalla fede e il suo tocco è verace! Non so spiegartelo ma quando la fede ti sfiora senti che è una cosa VERA.
Da li sono partito … e per la verità non è che abbia fatto una gran strada però ho iniziato a pregare e tante cose sono successe e dopo un pò di tempo mi sono affidato alla Vergine Maria che considero mia Madre (non a caso la chiamo mamma).
Concludo dicendo che la prima cosa da fare per trovare la strada e cercarla… e su questo direi che sei messo bene.
In bocca al lupo !
p.s.
pubblicherò questo scambio anche su facebook dove forse qualcuno dei nostri amici avrà voglia di dirci qualcosa in merito
Sono capitato in Puglia per lavoro e mi è capitato fra le mani la rivista “Laudato sie” del 01 sett.2010.Non leggo riviste cattoliche,non ho simpatie verso i cattolici,non odio però i cattolici.Non so perchè mi son messo a sfogliare e leggere.Che dire? Mi sono venuti in mente tutti gli studi e ricerche fatte da laico credente e concluse con la convinzione nuova che l’homo erectus cominciando a ragionare e a porsi domande,non sapendosi spiegare i tuoni,i lampi,i vulcani trovò comodo pensare a un dio sapiente giusto,amorevole pur se tante sofferenze e ingiustizie fra i suoi creati.Insomma trovò una ‘droga’ con cui sedare il suo cervello agitato autoconvincendosi dell’esistenza del divino.Leggendo gli articoli della rivista,mi è sembrato che chi li ha scritti abbia trovato la sua ‘droga’ per sedare la propria mente che altrimenti impazzirebbe.Vivere con la certezza del ‘dopo’ con un paradiso,un purgatorio e un inferno-ma quasi tutti poi si andrà in paradiso con un corso di recupero e successivo esame da purgatorio-è sedante.Chi non ha questa certezza certo vive con qualche agitazione,a meno che non viva la sua vita con atteggiamento di dono verso gli altri.Ma un ecclesiastico invece,vive la carità? sa almeno cosa sia? C’è da augurarselo,altrimenti nonostante la ‘droga Dio’ la vita sarebbe un fallimento.