Santuario di Nostra Signora del Carmine – Soldano (Imperia)
“Vicin di Soldano sopra di un delizioso poggetto sorge questo nuovo, grazioso e divoto Santuario”, così l’incipit di una pubblicazione di don Rossi, parroco storico della cittadina di Soldano, a descrivere il Santuario dedicato alla Madonna del Carmine o del Monte Carmelo.
Gli abitanti di Soldano, mossi da una grande devozione per la Madonna del Carmine, ne invocavano la protezione per i loro oliveti, principale fonte di sostentamento e, nell’800, eressero inizialmente una cappella campestre dedicata alla Madonna, cui partecipò lo stesso parroco.
Molti e ripetuti furono i lavori di ampliamento e di restauro, sia all’interno che all’esterno per abbellire la struttura.
Il Santuario consiste in un edificio di modeste dimensioni, ad aula, con la facciata a doppio spiovente e, davanti, un portico costituito da architravi.
Nella facciata, in alto, possiamo ancora vedere gli antichi affreschi e stucchi, opera di Gio. Pietro Rossi, del 1885.
Dietro la chiesa, sulla destra il piccolo campanile a vela, con una campana, utilizzato prima che fosse costruito quello attuale, posto sulla sinistra, insieme alla sacrestia.
Sopra la porta d’ingresso, una lunetta dà luce al Santuario, assieme alle piccole finestre ai lati; sempre sopra l’ingresso troviamo una piccola cantoria.
La piccola aula rettangolare che va a formare la chiesa è larga 4,5 metri e lunga meno di 7m, sormontata da una volta a vela, abbellita con un affresco della Madonna del Carmine che porge gli scapolari a San Simone Stock e Santa Teresa, sotto di loro, le anime del Purgatorio.
Il presbiterio, posto nella parte posteriore è di forma rettangolare e termina in modo curvilineo, coperto da una volta a botte sormontata da una lunetta raffigurante l’Annunciazione.
L’altare barocco è costruito su esempio degli altari laterali della chiesa parrocchiale di Soldano, mentre sulle pareti laterali troviamo due nicchie: in quella destra c’è la statua di Giuditta ed in quella di sinistra c’è la statua di Ester.
All’interno del Santuario sono conservati molti ex-voto, donati dai fedeli alla Madonna in ringraziamento alle grazie accolte.
Ogni anno il giorno della festa del Carmine, il 16 luglio o la domenica successiva, tutta la popolazione partecipa alle celebrazioni: di prima mattina si parte dal paese a piedi e si giunge al Santuario per la messa delle 11; dopo un pranzo all’ombra degli olivi, al momento del vespro pomeridiano si tiene la processione.
Al termine della celebrazione, il priore, la prioressa e il massaro, terminano il loro mandato e il parroco annuncia le nuove cariche, concludendo con la benedizione degli scapolari e delle auto.
Purtroppo la tradizione si sta perdendo, in molti preferiscono partecipare solo alla funzione del pomeriggio, affievolendo la magia che la giornata di festa aveva un tempo.
La devozione alla Madonna del Carmine, ha origini antiche: deriva infatti dalla catena montuosa del Karmel, in Palestina, Carmelus in latino, che già dal IX secolo a.C., ospitò comunità religiose locali e dove aveva vissuto il profeta Elia.
E’ al tempo delle Crociate che vi si insediava la prima comunità religiosa dell’Ordine Carmelitano, in più il monte Carmelo, come sancito anche da San Gerolamo, era oleis consitum, cioè gli olivi vi prosperano; dunque la Madonna del Carmine è la protettrice della pianta e a lei ci si rivolge per proteggere tale coltura.
La chiesa venne eretta proprio per avere l’intercessione della Madonna del Carmine e la protezione della coltivazione, duramente provata dai parassiti nella seconda metà dell’800.
Nello spazio sottostante le indicazioni per arrivare:
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