Basilica di Santa Prassede (Roma)
In questa chiesa ricchissima di opere d’arte si accede dal portale laterale aperto sull’omonima strada, ma l’ingresso principale, aperto in genere nelle festività, si affaccia su via di S. Martino ai Monti.
Prassede, secondo la leggenda, insieme alla sorella Pudenziana, cui è dedicata la vicina chiesa di questo nome, era la figlia del senatore cristiano Pudente, martirizzata con la sorella dopo che aveva devotamente raccolto con una spugna e versato in un pozzo il sangue dei cristiani uccisi.
Il titolo dedicato alla santa risulta di origine assai antica, e fu trasformato nella chiesa attuale a opera di papa Pasquale I, annettendovi un convento di rito greco e trasferendovi dalle catacombe le reliquie di duemila martiri; la chiesa subì restauri nel XII secolo, e sotto Pio IV, mentre dopo il 1870 il convento fu distrutto e sostituito da una scuola.
L’interno, a tre navate, conserva ancora l’aspetto altomedievale, nonostante che nel XII secolo tre colonne per parte siano state inglobate in pilastri che sorreggono arconi trasversali. Al suo interno, la cappella di S. Zenone, è considerata il più importante monumento di arte bizantina in Roma.