Terra dei Fioretti, itinerario pesarese
PESARO – Girare la Terra dei Fioretti significa immergersi nella storia del territorio marchigiano. Viene dunque naturale cominciare questo affascinante itinerario procedendo in senso geografico, da nord a sud. Partendo da Pesaro, incontriamo la chiesa di San Giovanni Battista in via Passeri officiata dai Frati Minori e impreziosita dal titolo di “tempio monumentale”. Si tratta di un edificio del Cinquecento situato ai margini del centro storico della città adriatica.
Visitata questa chiesa si può salire in auto, percorrendo una ventina di chilometri verso le colline: si arriva in breve tempo al santuario del Beato Sante a Mombaroccio, teatro della vita di fra Sante da Montefabbri, frate del Trecento la cui vita è ancora oggetto di studio e venerazione dalle parti di Pesaro (info sul beato Sante cliccando www.arcidiocesipesaro.it).
Il convento, perfettamente restaurato, e adiacente alla chiesa contenente diversi dipinti di discreto valore. Tutt’intorno, un parco alberato fa di questo luogo l’ideale per pic-nic primaverili.
Proseguendo verso l’entroterra, si arriva a Urbino, al convento di San Bernardino con annessa la chiesa di San Donato, nella quale è conservato il mausoleo dei Duchi di Urbino, ovvero le spoglie mortali del duca Federico, celeberrima figura del panorama rinascimentale urbinate. Da vedere il chiostro del convento, sulle pareti del quale sono raffigurati resti di affreschi.
Ancora, imboccando la strada che da Urbino sale verso i monti appenninici, ed in particolare verso il monte Carpegna, si arriva a Montefiorentino, la cui chiesa risale al Duecento e si narra sia stata visitata proprio da san Francesco, e successivamente abitata dai primi frati. A Montefiorentino ha vissuto l’anno di noviziato fra Matteo da Bascio di Pennabilli, fondatore dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Questo eremo si trova a quattro chilometri dal ridente paesello di Frontino, poco più di trecento anime racchiuse in un borgo medievale dal sapore d’altri tempi.
Proseguendo verso nord, dunque verso la Val Marecchia e le prime propaggini di Romagna, si arriva a San Leo, dove san Francesco predicò al conte Ugolino della Verna (il quale gli regalò il monte della Verna), e in seguito al convento di Sant’Igne (a quattro chilometri da San Leo, immerso nella natura), teatro di una vicenda narrata nel libro de “I Fioretti” e visitato dallo stesso santo di Assisi.
Altri posti dell’entroterra pesarese potrebbero essere citati (su tutti la chiesa di Santa Maria Nuova in viale Da Serravalle a Fano), ma ci limitiamo a questi per delineare un itinerario percorribile e non eccessivamente lungo.
Info ulteriori su www.terradeifioretti.it.