Ciclo pittorico dedicato alle Storie di San Francesco
Provengono dalla chiesa ex conventuale di San Francesco a Rieti gli affreschi risalenti al tramonto del XIV secolo tornati alla luce nel 1953 nell’antico coro dei frati: si tratta di ampi lacerti di un ciclo pittorico dedicati ad illustrare le Storie di San Francesco.
Restaurati in situ nel 1954, gli affreschi vennero poi staccati e riportati su tela, affinché fossero definitivamente sottratti ai guasti del tempo e dell’umidità.
Il ciclo pittorico, commissionato dai Conventuali reatini al pittore Giovanni, non altrimenti noto, un frescante di ascendenza umbro-laziale certo ben informato sulla pittura di ispirazione francescana, costituisce una delle più importanti testimonianze della locale arte sacra nella prima età moderna, riproponendo in chiave divulgativa, non senza tratti di originalità, gli elementi narrativi magistralmente elaborati da Giotto presso la basilica di Assisi.
I vasti frammenti pittorici, nel coro della chiesa conventuale francescana, presentavano in sequenza, da sinistra a destra, alcuni episodi della vita di San Francesco:
Il sogno di Innocenzo III;
Il presepio di Greccio;
L’apparizione di San Francesco sul carro di fuoco;
La visione di fra Pacifico;
La guarigione del malato di Lerida;
La liberazione di Pietro d’Assisi dal carcere;
La Madonna in maestà con i SS. Pietro e Paolo.
Quest’ultimo tratto della pittura parietale presenta la firma dell’artefice, il pittore Giovanni, non altrimenti noto alla storia dell’arte locale.
L’iscrizione che scorre alla base del dipinto reca leggibili le seguenti imbreviature, in scrittura gotica:
Iohs – dshol … ao – fecit – hoc –opus
L’intero ciclo narrativo si sviluppava su di un’alta cornice dall’ordinato andamento geometrico in cui, entro degli esagoni, erano incluse eleganti figure di angeli a mezzobusto.
Ileana Tozzi