Cristo d’Orgi (Arezzo)



Castel San Niccolò trae nome e origini dall’omonimo Castello dei Conti Guidi (sec. XIII) che sovrasta il borgo di Strada in Casentino, capoluogo del Comune.

Lungo la riva destra del fiume Arno e ad un chilometro da Borgo alla Collina, percorrendo una strada bianca e a tratti lastricata, si giunge ad una casa colonica, ma ad uno sguardo più attento si nota un campanile, è l’oratorio di Sant’Agata ad Orgi con all’interno il Cristo d’Orgi che viene portato in processione.

Anticamente fu luogo di pellegrinaggi e processioni per scongiurare alluvioni e propiziare buoni raccolti; successivamente ha subito un lento declino a causa della secolarizzazione e del progressivo allontanamento dalla vita religiosa. Rimasto chiuso per un lungo periodo, negli ultimi anni tre monaci dell’ordine Cistercense, ridottisi poi a due, che tutt’oggi abitano nella colonica, hanno chiesto di poter usufruire di questi luoghi e così li hanno ristrutturati.

L’ordine dei Cistercensi vive seguendo la regola di San Benedetto “Ora et labora”, e i frati osservano fedelmente la “regola” che scandisce la loro giornata.



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