Santuario Beata vergine del Campaccio – Brusimpiano (Varese)
Oggetto del culto e devozione popolare, è l’affresco raffigurante la Vergine che allatta Gesù bambino.
La tradizione vuole che il dipinto provenga da una edicola che un tempo era lungo l’antica strada per Lavena ed è attribuito alla scuola del Luini.
Lo spostamento miracoloso del dipinto, dalla sua collocazione originaria, al luogo detto “Campaccio”, avvenuto due volte, venne interpretato dal popolo come la volontà della Madonna di avere una chiesa a lei dedicata in quel luogo.
Il vescovo di Como, mons. Alessandro Macchi, il 15 agosto 1934 incoronò con corona d’oro sia l’immagine della Vergine che di Gesù.
In un secondo tempo, Alla chiesa originaria vennero aggiunte il presbiterio, l’abside e due cappelle laterali dedicate a san Giuseppe (seconda metà del XVIII secolo) e a sant’Antonio da Padova (dopo la metà del XIX) che trasformò l’edificio da aula unica a croce greca.