Chiesa di Sant’ Angelo in Pescheria (Roma)
Fu edificata nel 430 da Bonifacio II sulle rovine del circo Flaminio. Un primo documento certo dice che questa chiesa risale al pontificato di Stefano III.
Nel 780 Teodoro, zio di Adriano I, la restaurò per espiazione dei suoi peccati, come risulta da un’iscrizione che ancora si conserva nell’interno della chiesa.
Nel 1291 Rodolfo Savelli le donò la campana fusa dal De Dottis, che è anche oggi in uso. Nel 1347 Cola di Rienzo vi proclamò la Repubblica. Nel 1610 fu rinnovata dal cardinale Andrea Peretti, e nel 1700 il cardinale Barberini la riduceva finalmente allo stato attuale.
Era in questa chiesa che, fin dal 1584, per ordine di Gregorio XIII gli Ebrei dovevano assistere ogni sabato ad un sermone cristiano.
Nell’interno a destra un quadro a olio sull’altare, rappresentante S. Lorenzo di Giovanni Battista Brugel, e il Sepolcro del canonico Giacomo Ricchebacchi. Cappella di S. Andrea: quadro a olio di Innocenzo Tacconi. Altar maggiore: S. Michele Arcangelo della scuola del Cavalier d’Arpino.
Nell’Oratorio a destra l’altare con un quadro a olio di scuola fiamminga del secolo xvii. Altar maggiore: quadro di Giusepre Ghezzi.