Basilica di Santa Maria ad Martyres o Pantheon (Roma)
Questo edificio rotondo fu edificato primitivamente durante il terzo consolato di Agrippa e in origine fu dedicato a Venere e Marte. Nell’anno 80 fu distrutto da un incendio e restaurato da Domiziano. Nel 202 fu nuovamente restaurato da Settimio Severo e da Caracalla.
Il tempio come è ora risale più probabilmente all’imperatore Adriano e il portico vi fu aggiunto più tardi sotto i restauri di Settimio Severo e di Caracalla. Gli scavi intrapresi nel 1892 hanno rivelato l’esistenza di un edificio circolare, edificato elegantemente con grossi riquadri di travertino: si ritiene che questo sia stato il primitivo tempio di Agrippa a cui più tardi fu sostituito l’attuale edificio di Adriano.
Nel 610 il papa Bonifacio IV ottenne il tempio pagano dedicato alle diverse divinità dell’Olimpo e lo intitolò alla Madonna dei Martiri. Nel 1563 Pio IV riparò la porta di bronzo e nel 1634 Urbano VIII vi fece aggiungere due campaniletti laterali, con architettura del Bernini e che furono detti dal popolo gli orecchi del Bernini.
Nel 1892 Guido Baccelli, ministro dell’istruzione pubblica, fece abbattere i due campaniletti del Bernini. Il portico è composto di sedici colonne di granito egizio.
L’interno conserva ancora l’aspetto primitivo di tempio romano, col grande foro in mezzo alla volta che era anticamente ricoperta di bronzo dorato.