Santuario Madonna del Calanco – Dozza (Bologna)



Oggetto del culto è l’immagine dell’Assunta a mani giunte trasportata da angeli, alcuni in atto di sorreggerla altri festanti, del XV-XVI secolo.

La tradizione racconta che l’immagine della Vergine venne appesa ad un albero da alcuni pastori che l’avevano trovata casualmente e che sotto di essa si fermò uno storpio per riposare. Al suo risveglio era guarito dall’infermità.

L’immagine della Madonna si presenta finemente lavorata in una formella ovale di scagliola bianca. .Alla fine del ‘700 il governo francese ordinò lo smantellamento di tutto quanto di sacro era sul territorio compresa la Madonna del Calanco che venne però salvata dalla famiglia Toschi che la acquistò con tutti gli arredi sacri.

L’edificio fu restaurato una prima volta dopo la prima guerra mondiale e una seconda volta dopo la seconda guerra mondiale e riportato alla forma antica senza altari laterali. Dal 1723 il giorno del patrono, che a Dozza coincide con la Pentecoste, la Madonna del Calanco viene portata in processione.

Solo in questo periodo, per una settimana, è visibile al pubblico.
Per il resto dell’anno il santuario non è accessibile perché di proprietà privata .



Lascia un commento...