Santuario di Sant’Antonio da Padova – Oria (Brindisi)
Il Santuario, sorge sul sito di una antica chiesa rupestre, edificata all’interno di una grotta dai monaci basiliani, rifugiatisi nelle foreste salentine in seguito alla persecuzione iconoclasta nel IX secolo. Successivamente fu insediata dai benedettini, che la dedicarono al culto di San Mauro. Tra il 1664 e il 1665 fu costruita la chiesa, concessa nel 1758 ai Padri Alcantarini che adibirono la grotta ad uso di cripta funebre, destinata a contenere le ossa degli stessi frati. Nel 1761 essi iniziarono la costruzione del convento, terminata nel 1783. Nel1866, in conseguenza delle leggi emanate da Vittorio Emanuele II il complesso venne chiuso e incamerato dallo Stato, restando comunque aperta al culto la chiesa, officiata dagli stessi Alcantarini. Il convento, ceduto ad un privato ed adibito a deposito agricolo, fu acquisito da Padre Annibale Di Francia fondatore dell’Ordine dei Padri Rogazionisti che a tutt’oggi lo gestiscono. La chiesa, oggetto insieme al convento di numerosi rifacimenti, presenta oggi una facciata in stile tardo barocco con rosone centrale ed è a tre navate. Dall’interno si accede alla cripta dove si possono ammirare, dietro il piccolo altare, gli affreschi del X-XI secolo raffiguranti San Mauro, Cristo coronato di Spine e la Madonnadel Melograno. Il Santuario, consacrato nel1940 a Sant’Antonio da Padova, è noto anche con la più antica denominazione di “San Pasquale”, legato alla devozione degli Alcantarini a San Pasquale Baylon.
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