Santuario di Mellea – Farigliano (Cuneo)
Molto interessante, per la storia del Santuario di Mellea, è il Libro dei Miracoli, manoscritto che contiene “le memorie autentiche riguardanti le apparizioni miracolose”, le deposizioni fatte con giuramento davanti al pubblico Notaio.
L’avvenimento che porta alla notorietà il piccolo borgo di Mellea, accade il 20 maggio 1537, quando un certo Antonio da Momigliano, tanto storpio da essere costretto a camminare carponi, aiutandosi con le mani,decide di recarsi a Carrù il 20 maggio 1537 , in cerca di qualche rimedio al suo disperato male.
Quando giunse nei pressi dell’edificio, improvvisamente venne abbagliato da una luce sfolgorante e gli appare una Signora vestita di bianco, seduta su di un sasso e gli chiede dove stia andando e per quale motivo. Pieno di fede e di fiducia, Antonio dice che va in cerca di chi possa dargli un po’ di sollievo nella sua malattia.
La Signora allora si manifesta e gli dice: “Alzati in piedi, perché qui vi è una Vergine che fa miracoli”. A quelle parole, Antonio si rizza in piedi sulle gambe e si sente guarito. Piange di gioia e non si stanca di baciare il sasso sul quale ha visto seduta la Madonna.
I fatti straordinari in quel luogo furono molteplici, tanto che che le autorità di Farigliano decidono di ricorrere al Vescovo di Alba, perché conceda l’autorizzazione a costruire una cappella sul posto.
In epoca successiva viene costruito l’attuale Santuario con l’annesso Convento che ben presto acquistano notorietà per i numerosi prodigi avvenuti.