Grotta di Sant’Angelo – Palombaro (Chieti)
Nel 1221, in una bolla di Onorio III, si conferma al monastero di S. Martino in Valle il possesso delle chiese di S. Angelo e S. Flaviano di Palombaro.
E’ questa l’unica notizia relativa alla nostra chiesa rupestre ma, sicuramente, rivela di più la tradizione locale che vuole che nella grotta vi fosse un santuario dedicato a Bona, dea della fertilità.
Pare che le puerpere si recassero nella grotta per aspergere le mammelle con l’acqua che scaturiva all’interno per favorire così l’abbondanza di latte.
La presenza di numerose vasche scavate nella roccia, sembrano confermare questa antica usanza, comunque il luogo ha tutte le caratteristiche perché vi nascesse Arcangelo: la cavità, l’acqua, la presenza pastorale.