Eremo di San Francesco alle Scalelle – Valle Castellana (Teramo)
In un’ampia valle sassosa, dove il fiume Salinello si divide in due rami, sotto un banco roccioso, vi sono i resti dell’Eremo di San Francesco alle Scalelle.
Nell’ampio riparo, il cui fronte è lungo circa 15 metri, si conservano tratti delle mura dell’eremo: una parte (circa 6 metri di lunghezza) si appoggia alla parete destra del riparo, un’altra (circa 8 metri di lunghezza) a quella sinistra.
Si notano anche tracce di mura perpendicolari a quelle appena citate che dovevano chiudere il riparo. In questa zona, sotto i resti del pavimento, un crollo ha messo in evidenza un piccolo ambiente, interamente intonacato, con volta a botte con botola centrale.
La prima notizia sul romitorio ce la fornisce Rainaldo vescovo di Ascoli, il quale nel 1273 esentò questo luogo di culto trasferendolo sotto il priore di Sant’Angelo in Volturino.
In una bolla del 1297 Papa Bonifacio VIII nomina nuovamente la chiesa come “San Francesco in Monte Polo”. Il Palma ci fornisce notizie sulla locazione: “…diruto nel territorio di Macchia da Sole, sulla strada per ripa di Civitella, non lungi dal così detto Castello del Re Manfrino…”.
Il romitorio fu inoltre visitato dal De Rosa nel corso del XIX secolo.