Santuario di Sant’Umile – Bisignano (Cosenza)
Il Santuario di Sant’Umile fu fondato tra il 1219 e il 1222 dal Beato Pietro Cathin, inviato a fondare l’Ordine dei Francescani da San Francesco d’Assisi. Il convento passò nel 1380 ai Padri Minori Coventuali e nel 1445 ai Minori Osservanti.
Dopo la soppressione degli ordini religiosi del 1860 da parte dello Stato Italiano, il convento ebbe un periodo di abbandono fino al dopoguerra quando i frati minori ricominciarono a restaurarlo con grandi sacrifici, riportandolo così all’antico splendore.
Sant’Umile fu un uomo profondamente radicato nel contesto storico e sociale della Calabria che divenne un umile frate francescano dedicando la sua vita al servizio di Dio.
All’interno del Santuario troviamo un crocifissio ligneo scolpito da Fra’ Umile, una bellezza ineguagliabile, uno dei pochi firmati dall’autore. Vi sono inoltre un dipinto ad olio su tela raffigurante il “Martirio di San Daniele” della fine del XVII secolo, una statua di marmo bianco raffigurante la “Madonna della Grazia” scolpita nel 1537, di scuola gaginesca, un candelabro ligneo intagliato e decorato con motivi ornamentali in stile barocco, opera di Frà Giustino da Bisignano, una statua in marmo bianco della Madonna delle Grazie del 1537 e degli affreschi raffiguranti il Beato Umile, presenti nel soffitto della Chiesa, del pittore Iusi di Luzzi che risalgono agli anni ’30.
Per seguire le orme di San Francesco, che chiedeva ai suoi frati di accogliere con gioia chiunque avesse bussato al convento, a Bisignano è presente una fraternità a disposizione di coloro che desiderano ascoltare il Signore. I Frati della comunità invitano i giovani a condividere per qualche tempo, la loro giornata scandita dalla preghiera liturgica per seguire un cammino di maturazione della propria vocazione.
Vi è inoltre una struttura per l’accoglienza religiosa: CASA DI ACCOGLIENZA SANTUARIO DI SANT’UMILE
PREGHIERE DI SANT’UMILE
Preghiera alla SS. Trinità
O Padre, o Figliuolo, o Spirito Santo, o Padre eterno, o Figliuolo sapienza del padre, o Spirito Santo amor, e fuoco divino, affogatemi in questo mare d’amore, e sommergetemi in questo Pelago, ed abissatemi in questo abisso d’amore, e della Santa Perfettione. O Santissima Trinità abruggiatemi, e consumatemi in quest’ardentissima fornace del vostro amore. O Santissima Humanità del mio Giesù pregate per me, come huomo, e datemi come Dio mio Creator, e Redentor questo Santo Amore.
Preghiera a Maria
O Maria Madre di Dio, ed Avvocata di tutti gli peccatori, ed in particolare di me povarello, più di tutti i peccatori vilissimo, à Voi ricorro Maria Vergine, Concetta senza alcuna macchia, o neo di peccato, Voi chiamo in aiuto, a Voi mi raccomando o Santa Maria, impetrami questo Amore, ottenemi questa perfettione.
Preghiera agli Angeli
O Angeli, o Arch’Angeli, o Dominationi Principati, o Potestà, o Virtù, o Cherubini, o Serafini aiutatemi a pregare per me, ed impetratemi colle vostre Sante preghiere questo Santo Amore. O Michaele, o Gabriele, o Rafaele, o Angiolo mio benedetto custode non mi abbandonate, ottenetemi questa Santa Perfettione, e questo S. Amore.
Preghiera a tutti i Santi
O Celesti, e benedetti Spiriti, con tutti li Santi, e Sante, e Corte tutta del Paradiso, io vi prego, e scongiuro per li meriti di Maria sempre Vergine, Regina vostra. Per le viscere di Giesù Rè vostro, e vostro Dio, per le sue Santissime piaghe, per il suo pretiosissimo Sangue, deh di gratia aiutatemi Spiriti Celesti, e Beati, ascoltate le mie voci, mirate il mio bisogno, guardate la miseria, e la mia bassezza, o Ministri, o Paggi, o Secretarij del mio Dio chiedeteli per me il Santo, e benedetto Amore, questa Santa Perfettione.
Salmo 50
O Padre mio celeste, io son quella peccatrice anima, e sfacciata meretrice, già sposa vostra, che cotanto hò offeso la Maestà Vostra infinita con tanti gravi peccati, ch’io non li posso numerare. Perdonate mio Dio questo povarello di frà Humile indegno riformato, mentre vi domanda perdono. Tibi soli peccavi, et malum coram te feci. Psal. 50. tibi soli peccavi.
Davanti al Tabernacolo
Colà anima mia, stà il Divino, e celeste Dio, sposo tuo, quello, che scende dal Cielo per visitarti: Colà vi è il tuo tesoro infinito: Colà stà tutto il Buono, tutto il vago, e tutto il bello del Paradiso; Colà stà la tua buona, e santa ventura. Il tuo honore, il tuo contento, la tua vita, e la tua Gloria eterna; miracolo ben mio, guardarlo gioia mia, amalo cuor mio, e ricevilo Anima mia; Qui t’inebriarai nella cella vinaria del tuo Giesù Amabilissimo; qui arderai, ed abbruciarai d’Amore verso Dio, ed il tuo prossimo; qui cominciaranno a morire le tue passioni in te; che più? qui cominciarai a morire, e trasmutati tutta, e ti trovarai tutta involta nelle Santissime Piaghe delli Piedi, e delle Mani, e nella caverna del Petto di Giesù tuo dolcissimo sposo; e legata non solo colle viscere, e racchiuse nel Chore istesso del tuo Giesù, come Iddio incarnato, nato, appassionato, morto, e resuscitato; tramandati ancora unita in unione ineffabile in fin coll’Anima del tuo Amante sposo nel più ascosto secreto della sua camera: Ma ti trovarai, (o gran cosa) tutta persa, tutta smarrita nell’immensissimo abisso delle Divina Essenza, e tutta unita dell’unione ineffabile con il tuo immensissimo, ed amabilissimo Iddio, tuo creatore, et eterno Glorificatore.
Alla Madonna delle Grazie
Maria Vergine Madre di Dio, io povarello peccatore vi ringratio infinitamente poiche vi sete degnata di raccogliere questi miei ossa in questa vostra Chiesa, persuadendomi grandemente, quanto sia la vostra cura di me, non solo custodirmi l’anima, ma anco conservarmi l’ossa di questo mio corpo: quale vivendo, havete permesso, e permetterete per sino alla morte, che sempre havesse la compagnia vostra Santissima, in particolare di questa vostra bellissima, e Santissima statua, della quale continuamente io ne sono stato divoto.
Per maggiori informazioni, il sito ufficiale: www.santumile.com