Altare della Vergine Maria (in San Benedetto di Murano) – Venezia
La chiesa di San Benedetto si trovava annessa al complesso monastico delle monache agostiniane dell’isola di Murano, al suo interno era collocato l’altare della Vergine Maria.
Nel 1806 il monastero venne soppresso, in seguito anche la chiesa venne chiusa al culto e abbattuta. Sull’altare della Vergine si venerava la statua della Madonna in trono, con il Bambino in piedi sulle sue ginocchia. Sui lati due figure di monache inchinate.
La statua era opera risalente tra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI. La tradizione vede come protagonista una vedova chiamata Laura Bertanza. Essa era solita, prima di entrare nella chiesa, rivolgere una breve preghiera alla statua della Vergine posta sul portale.
In un’occasione la donna entrando in chiesa senza rivolgere la consueta preghiera si sentì ammonire dalla statua per il mancato saluto. Molto confusa, per rimediare alla manchevolezza la donna fece accendendere una lampada davanti alla statua.
Di li a pochi giorni la Vergine le riapparve per dividere con lei e con i suoi nipoti il pane. Con l’approvazione del culto della Vergine Maria a San Benedetto la chiesa venne ampliata fino a inglobare al suo interno l’antico portale dove fu eretto il nuovo altare.