Santuario di Knock – Knock (Irlanda)
Un significativo pellegrinaggio a sfondo anche cultural-storico, si e’ svolto dal 8 al 13 novembre in Irlanda sulle orme dell’Apostolo nazionale della Chiesa irlandese, S. Patrizio che invento’ la bella croce celtica, e al santuario mariano di Knock. Repubblica bilingue dove il gaelico -antica lingua celtica- viene insegnato e parlato correntemente.
Otto sacerdoti provenienti da diverse regioni d’Italia e da San Gallo in Svizzera ( fondata da San Gallo monaco Irlandese) tra cui anche due sacerdoti pesaresi, il vicario episcopale dell’ Ordinariato militare ed alcuni laici impegnati nella pastorale dei pellegrinaggi e del Turismo, sono stati invitati –in collaborazione con l’ente del Turismo irlandese- dall’Eteria Viaggi, nota agenzia legata al mondo religioso francescano e specializzata soprattutto per la Turchia e la Terra Santa, con la guida particolarmente competente anche nella padronanaza dell’italiano di Serban Panko.
Sono stati toccate le citta’ principali di questa isola che nell’VIII s. venne definita “dei santi e dei dotti” sulle orme di San Patrizio e San Colombano del IV e V s., Santa Brigida, San Malachia del 1134, ma anche dei “monasteri rurali” dalle tipiche torri circolari, distrutti poi dalla riforma protestante /anglicana di Enrico VIII nel 1536.
Con la sue 26 diocesi e suoi 20 santi, l’Irlanda e’ l’ isola anche di S.Maria Madre di Dio con il suo santurio di Knonck, “ la Lourdes irlandese”. Onorato in maniera speciale dalla visita del Beato papa Giovanni Paolo II il 30 settembre ’79 per il suo centenario e dagli attuali un milione e mezzo di pellegrini..
Unica apparizione riconosciuta dove la Vergine Maria apparve alle ore 20 di giovedi’ 21 Agosto, con S. Giuseppe e San Giovanni evangelista, un altare con l’Agnello dell’apocalisse ai piedi della Croce circondato da angeli in volo. L’apparizione estremamente realistica, duro’ due ore immersa in una luce che la pioggia non poteva scalfire e visibile da tutti.
Il particolare gruppo di pellegrini veniva anche accolto nella splendida e tutta mosaicata Cattedrale Madre di Armagh (luogo della prima chiesa di San Patrizio) dall’ Arcivescovo Primate d’Irlanda Séan Baptist Brady che in una missiva indirizzava un fraterno e caloroso benvenuto invitando ad accogliere la testimonianza di questa chiesa rimasta fedele al soglio di S.Pietro e dei suoi successori nonostante i pesanti patimenti inflitti fino al 1829 dal mondo protestante ed anglicano in particolare, fino alla sua attuale completa indipendenza.
Quando si parla di radici cristiane dell’Europa e della sua cultura impregnata di valori derivanti dalla fede cattolica – pensiamo ad esempio anche al ruolo evangelizzatore svolto dai monaci irlandesi che hanno lasciato un segno indelebile come nella riforma della confessione passata da pubblica ad auricolare e ripetibile- l’Irlanda e la sua Chiesa hanno un ruolo importante nel ridare vitalita’ a queste radici di cui la cultura europea d’oggi trae ancora linfa e dalla quale non puo’ prescindere.