Santuario Santa Maria Maggiore – Trento



Congregazione generale del Concilio di Trento

Congregazione generale del Concilio di Trento

Il santuario di Santa Maria Maggiore sorge sul luogo dove, presumibilmente, poggiano le fondamenta della prima cattedrale della diocesi di Trento.

In origine, al santuario fu assegnato il titolo di Santa Maria ad Nives ma la denominazione attuale è già presente in documenti del XIV secolo, per distinguerla dalla chiesa di Santa Maria Maddalena.

Il santuario fu fortemente voluto dal vescovo-principe Bernardo Clesio il quale ebbe una grande devozione verso la Beata Vergine, al punto tale di incoraggiarlo nel far innalzare un altro edificio dedicato a Santa Maria Assunta.
Quest’ultimo è situato a Civezzano, nella periferia della provincia di Trento, e riprende molte caratteristiche di Santa Maria Maggiore.

All’interno del santuario possiamo trovare eccellenti opere, tra cui antiche pitture degli artisti trentini.
Di rilevante pregio è la cantoria rinascimentale più importante d’Europa, realizzata da Vincenzo e Gerolamo Grandi, che in origine mostrava elementi lignei dipinti dal Romanino, già andati distrutti quindi sostituiti con materiale marmoreo.

Il santuario è stato soggetto a molteplici trasformazioni nel corso dei secoli.
Uno scavo archeologico è stato avviato, dal maggio 2007, dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, e promosso dall’Arcidiocesi di Trento.
Grazie a questa attività, sono state riportate alla luce le antiche catacombe occultate dalla successiva ricostruzione della pavimentazione, e sono stati recuperati in parte alcuni stucchi pregiati che decoravano la volta del santuario.

Al Museo Diocesano di Trento è custodito un importante dipinto di Elia Naurizio che raffigura un celebre evento, la terza sessione del Concilio di Trento (1545-1563), del quale il santuario Santa Maria Maggiore fu la sede.
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