Santuario Madonna della Carità – Seggiano (Grosseto)



Santuario della Madonna della Carità

Santuario della Madonna della Carità

Il Santuario Madonna della Carità si trova appena fuori del centro abitato di Seggiano. Esso rappresenta un suggestivo esempio di architettura tardo cinquecentesca nel territorio amiatino. Fu costruito in seguito ad una terribile carestia ma la sua origine è da mettere in relazione alla più massiccia edificazione di chiese dedite al culto matiano nella zona in seguito al movimento controriformistico che ebbe come protagonista il Granduca Ferdinando I in Toscana.

Nel 1595 la costruzione era prossima al termine in quanto era già presente un cappellano per officiare alle funzioni. Altre testimonianze dell’evoluzione del santuario le troviamo risalenti al 1599 quando nei documenti del consiglio si trova: “fu fatta proposta sopra la domanda fatta a nome delli deputati sopra la fabbrica della Madonna, per l’elemosina di scudi cinquanta dei sopravanzi della comunità per convenirsi a benefitio della fabbrica della medesima” accolta con pienissimi voti. Un’ultima testimonianza risale al 1602 quando fu fatta richiesta di tenere un mercato presso la chiesa con la domanda di una certa somma per ammattonare la parte esterna dell’edificio.

La chiesa è abbellita con decorazioni in trachite sulla facciata che vivacizzano e movimentano l’esterno della costruzione, il gusto è quello tardo-manieristico. L’edificio si sviluppa  a pianta rettangolare con abside anch’esso rettangolare. La cupola in laterizio rende il complesso ancor più gradevole all’osservatore.

All’interno gli ambienti sono suddivisi in tre navate con archi a tutto sesto, la copertura è a botte sulla navata centrale e con volte a crociera in quelle laterali. Il presbiterio è separato della navate con una balaustra in pietra. All’interno sono conservati inoltre, oltre all’altare maggiore, ulteriori sei altari in trachite esegiuti su committenza della famiglia Ugurgieri. Troviamo invece nel coro due tele che raffigurano le storie di Santa Caterina da Siena, purtoppo in pessimo stato di conservazione.

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