Santuario Santa Maria di Campagna – Piacenza
Nel luogo dove è posto il Santuario Santa Maria di Campagna si tenne il celebre Concilio dove, nel 1095, si diede origine al movimento delle Crociate. Al tempo quest’area era posta al di fuori della cerchia cittadina e vi sorgeva una chiesa dedicata alla Madonna e detta di “Campagnola”. L’edificio era luogo di passaggio per i pellegrini che volgevano verso la Terra Santa o verso Roma.
La chiesa come la conosciamo oggi è di successiva costruzione, essa fu fondata nel 1522 e eretta su progetto di Alessio Tramello. Esso dimostra in questo progetto di saper ben declinare con grande maestria la lezione del Bramante milanese. Nel 1791 vi fu un ampliamento del coro ad opera di Lotario Tromba, ampliamento frutto di un precedente intervento cinquecentesco.
All’interno troviamo la statua il legno policromo della Madonna di Campagna, quella Santa Caterina e quella di San Giovanni Battista che risalgono al XIV secolo. Gli affreschi della cupola centrale appartengono invece all’opera di Giovanni Antonio De Sacchis il quale realizzò inoltre il Sant’Agostino sulla parete dell’ingresso. Un chiaro riferimento alla città di Piacenza lo troviamo all’interno della lunetta con la Decollazione di Santa Caterina dove scorgiamo una scena urbana che fa da sfondo, con il campanile del Duomo ed altri riferimenti alla città. Sul presbiterio troviamo l’Annunciazione opera di Camillo Boccaccino risalente al 1530.
Di particolare interesse è anche il coro ligneo di Giulio Rossi realizzato tra il 1560 e il 1565. Altre opere notevoli che troviamo all’interno della chiesa sono: il S. Sebastiano e il S. Rocco di Camillo Procaccini sul transetto sinistro, la pala con La Madonna e Santi di Pier Antonio Avanzini, l’Annunciazione di Ignazio Stern, il gruppo scultoreo con il Crocifisso, la Vergine, San Giovanni e la Maddalena opera di Jan Geernaert sul transetto destro.
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