Santuario Madonna del Carmine detta delle galline – Pagani (Salerno)
PAGANI – Una storia curiosa e molto simpatica si ricollega al santuario Madonna del Carmine. Il fatto che sia detta “delle Galline” non è un caso. Proprio questi animali campestri nel XVI secolo riportarono alla luce dal sottosuolo una tavola lignea delle Vergine del Carmine.
Dopo il ritrovamento, la sacra immagine fu restaurata, forse nei primi anni del 1600. Questo suo rinvenimento fece subito avvenire i primi miracoli, come la guarigione di uno storpio.
I fedeli per questa sua importanza, la posizionarono all’interno dell’Oratorio dell’Annunziatella, ma ben presto iniziarono i lavori per la costruzione della chiesa che ad oggi porta ancora il suo nome.
Lo stile architettonico esterno è di tipo barocco. Molte sono le colonne poste sulla facciata principale e anche il portone rende piacevole l’entrata all’interno della chiesa stessa.
Internamente, infatti il fedele rimane colpito dal bel santuario che si trova di fronte. La cappella della Madonna del Carmine si trova su una fiancata della chiesa, insieme ad altre cappelle dedicate a diversi santi protettori.
La statua della Vergine Maria risiede in questo luogo sacro durante tutto l’anno e nella prima domenica in Albis, viene presa e portata alla luce nella processione cittadina.
Il santuario è un luogo importante per tutta la comunità. Nel 1980 purtroppo ha subito anche i problemi del terremoto, ma oggi con la fiducia e la fede dei cittadini di Pagani è tornato alla luce più splendente che mai.
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