A Cupra Marittima sulle tracce di san Basso, patrono dei pescatori



Cupra Marittima, la facciata della chiesa di San Basso e Santa Margherita

Cupra Marittima, la facciata della chiesa di San Basso e Santa Margherita

CUPRA MARITTIMA (Ascoli Piceno) – Siamo in provincia di Ascoli Piceno, nella zona del litorale al confine tra le aree di influenza di Ascoli, San Benedetto del Tronto e Fermo. Cupra Marittima è un ridente paesino affacciato sul mare, di epoca romana, abitato da circa cinquemila abitanti, in cui la devozione al santo patrono locale, san Basso, è assai sentita, tanto che ogni anno si celebrano tre feste in suo onore: a dicembre (il giorno 5 è ufficialmente la ricorrenza del patrono, in cui si ricorda il martirio), a fine agosto (si ricorda il rinvenimento del corpo) e il lunedì di Pasqua si rievoca la traslazione del corpo dalla zona detta “Civita” a Marano, ovvero l’antico borgo medievale di Cupra.

Il corpo di San Basso custodito sotto l'altare della chiesa parrocchiale di Cupra Marittima

Il corpo di San Basso custodito sotto l'altare della chiesa parrocchiale di Cupra Marittima

Chi è San Basso. San Basso, vescovo di Nizza e martire, il cui corpo fu attraversato dai piedi alla testa da due lunghi chiodi, fu traslato, via mare nel Piceno da profughi nizzardi ed accolto poco sopra il porto della Cupra romana fuori delle mura della città e presso la sorgente dell’Acqua Santa, poi detta di San Basso. Nella zona sorse infatti la Pieve di San Basso alla Civita (secolo IX) che conservò a lungo il sepolcro del santo il cui corpo venne spostato solo nel secolo X dalla contrada la Civita a Marano, prima presso la chiesa matrice di Santa Maria in Castello, più tardi nella nuova chiesa di San Basso in Marano sino al 1876. Il culto per san Basso ha varcato i confini del paese per estendersi in più parti del litorale adriatico, da Termoli alla laguna veneta, all’Istria; i marinai di Cupra Marittima hanno contribuito in maniera determinante a diffondere il culto del santo. San Basso è il protettore dei pescatori.

Altre info su www.cupramarittima.net e www.touristok.org

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