Museo diocesano di Pesaro



A Pesaro un museo “eucaristico” – Ormai da settembre 2006 l’Arcidiocesi di Pesaro ha aperto il museo diocesano, la cui funzione è testimoniare l’operato della Chiesa pesarese nel tempo. Il museo, situato al primo piano e nel seminterrato di palazzo Lazzarini, in via Rossini proprio davanti alla Cattedrale, narra la storia della comunità cristiana attraverso ciò che testimoniano le diverse ritualizzazioni, le molteplici forme di pietà, le variegate congiunture sociali, le specifiche situazioni ambientali. Presenta la bellezza di quanto è stato creato per il culto e per la catechesi, per la cultura e per la carità.

La pisside eburnea

La pisside eburnea

Finalità. Il museo diocesano serve a scoprire e rivivere le testimonianze di fede delle passate generazioni attraverso i reperti sensibili, documenta le fragilità dei materiali, le calamità naturali, le avverse o fortunate condizioni storiche, il mutare della sensibilità culturale, delle forme liturgiche. L’istituzione museale assolve pertanto ad una funzione magistrale e didattica, fornendo una prospettiva storica e un godimento estetico, evidenziando la forza creativa dell’uomo congiunta alla fede dei credenti.
I reperti. Le collezioni si compongono di reperti archeologici e di beni storico-artistici che, da strumenti di culto, di pietà e di catechesi specifici della comunità cristiana, divengono patrimoni in forza del loro contenuto culturale ed estetico, sottratti a rischi di custodia, alienazione o degrado delle strutture di appartenenza. Il Museo ha sede nello spazio sotterraneo di palazzo Lazzarini. L’edificio, posto di fronte al Duomo, fu costruito come Seminario a partire dal 1785 per volontà dei vescovi Barsanti prima e Luvini poi, e per opera di due architetti: il pesarese Giannandrea Lazzarini (1710-1801), che ne fu l’ideatore, ed il camerte Giovanni Antinori (1734-1792). Il palazzo fu inaugurato nel 1788 e radicalmente ristrutturato nella pavimentazione e nell’impiantistica tra il 1905 e il 1930.

Il percorso museale inizia dalla sezione archeologica, divisa in tre sale.
1.    Nella sala del sarcofago di San Decenzio è ricomposto quel piccolo museo che si trovava nell’atrio del Vescovado, costituito nel 1775 dal vescovo De Simone con reperti romani e paleo-cristiani provenienti dal c.d. ninfeo sacro pesarese. Elementi unificanti sono i due sarcofagi: quello proveniente dalla chiesa di San Decenzio, attestazione dell’arte ravennate del VII secolo, e quello alto-medievale, della metà dell’VIII secolo, detto “di Ginestreto”, dal luogo di provenienza.

Il sarcofago di San Decenzio

Il sarcofago di San Decenzio

2.    Nella sala dei mosaici della cattedrale di Pesaro si ha modo di riflettere sul prezioso tappeto pavimentale.

I mosaici della Cattedrale di Pesaro

I mosaici della Cattedrale di Pesaro

3.    Nella sala dei reperti archeologici sono esposti oggetti emersi negli scavi del 1990.

Prosegue nella sezione storico-artistica, suddivisa in sei sale:
1.    La sala dell’Eucaristia documenta aspetti della liturgia: vi primeggia la pisside eburnea, testimonianza bizantina ricavata da una zanna di elefante e collocabile tra il IV e il VI secolo d.C., con raffigurati tre miracoli.
2.    La sala della confraternita del Santissimo Sacramento testimonia l’operosità dell’associazione laica, istituita nella Cattedrale di Pesaro nel 1550.
3.    La sala del Lazzarini e del ‘700 pesarese mostra la ricchezza artistica del secolo, ravvisabile nella preziosità degli oggetti esposti.
4.    La sala dei tessuti contiene abiti liturgici caratterizzati dalla varietà dei motivi decorativi.
5.    La sala della scultura lignea contiene manufatti del XVII-XVIII secolo.
6.    La sala degli argenti contiene arredi liturgici di argentieri del XIX secolo.

Per ulteriori informazioni consigliamo di visitare il sito ufficiale dell’Arcidiocesi di Pesaro all’indirizzo www.arcidiocesipesaro.it, dove è possibile trovare anche le schede dettagliate delle chiese e delle pievi sparse nel territorio diocesano.



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